La Valle d’Aosta è una regione divenuta autonoma nel 1947 grazie alle spinte interne da parte della popolazione supportata anche da movimenti politici, situata nella culla delle Alpi, più propriamente nella zona che comprende il bacino montano della Dora Baltea, possiede una sola provincia cioè Aosta che è anche capoluogo e che accoglie quasi il 30% della popolazione.
La vitivinicoltura valdostana, anche se non interessata da grandissime quantità economicamente rilevanti, ha una certa importanza economica e sociale perché messa in atto in zone depresse a livello lavorativo quindi serve anche come valvola di sfogo per chi cerca un impiego che altrimenti non avrebbe dove andare.
La vite si staglia perfettamente nel paesaggio entrando a far parte in maniera naturale della vista che si ha attraversando questa regione caratterizzata da montagne, pascoli, dirupi e ghiacciai.
Lungo il corso della Dora Baltea, per oltre ottanta chilometri, grazie a vigneti situati in valli caratterizzate da microclimi particolarmente positivi per la coltivazione della vite, si producono molti tipi di vino, che vengono riuniti sotto un’unica denominazione regionale e che portano l’indicazione di un colore, di un vitigno o, anche, di una delle sette sottozone riconosciute all’interno della denominazione stessa.